pensieri, inquietudini, aneddoti...

e si... anche

il cammino, il percorso, la crescita, i passi, le vie, le scarpe, le direzioni, le scelte, le opinioni...

della solita tigre dagli occhi verdi.

giovedì 28 agosto 2014

Shoes!!!!


Che io non sono una fanatica di scarpe...
Capacissima di passare tutto l'inverno con le stesse scarpe col tacco nere perché quelle sono quelle che mi vanno bene, che non mi fanno male, che mi piacciono e che stanno con tutto...
Però....
Ho avuto un colpo di matto. Cercavo delle ballerine nuove e...

(in svendita, ovviamente...)

:)




martedì 26 agosto 2014

ma magari!!!


Quanto mi piacerebbe andarci!!!







Empasse

Mi trovo in uno stato di torpore...
Come la maggior parte degli italiani ho fatto le ferie la settimana di ferragosto. Non perché non avessi altra scelta, ma perché mi cadeva bene con la chiusura dell'azienda per non sprecare troppi giorni di ferie e fare un ponticello. Una decina di giorni staccata dalla routine. Bello, nel complesso.
Rientro in ufficio lunedì scorso. Pace. Non c'è quasi nessuno. Silenzio nei corridoi. Nessuno scroccone disorganizzato che vuole caramelle o liquerizie o entra in stanza dicendo "cosa mi dai da mangiare?"... Bello.
Beh, peccato che poi sono stata male due giorni. Martedì e mercoledì a casa.
"Figo!" si potrebbe pensare, dato che così si sono allungate le ferie...
Sì, figo. Solo che così il rientro è stato ancora più duro.
Insomma. La scorsa settimana ero in azienda 3 giorni su 5. Ho smistato la posta, risolto un po' di cose risposto a 2, e dico 2, telefonate...
Oggi non ho voglia di fare nulla!!!
Sarà che la mattina è stata parecchio produttiva e il pranzo non particolarmente soddisfacente, ma ... rimettermi a lavorare ora???
Avevo pensato di scrivere la seconda parte del racconto del matrimonio. Trovo però qualche difficoltà a settare il cervello su una qualche scena di sesso.
Mi compaiono sullo schermo della mente solo cose che ho già scritto, o cose che ho vissuto di recente e che... ecco... forse in questo momento non mi sento di mettere nero su bianco.
Sono in una fase di rifiuto di determinate cose, quindi pensare di scriverne non mi viene proprio. Allora porei descriverne altre. Ma se vogliamo ... la bramosia del "ti voglio qui e ora, subito, immediatamente, adesso" l'ho già scritta. Ma a un matrimonio è quella che si dovrebbe sentire, no? O almeno credo. Di sicuro non ci vedo un sesso romantico... che poi... il sesso, inteso come crudo sesso, può essere romantico? Se è la soddisfazione di un bisogno, una fame impellente e stringente e impetuosa... non credo, come può?, al limite potrebbe essere romantico il dopo... dopo aver soddisfatto l'urgenza, può esserlo lo stendersi affiancati, abbracciarsi, il braccio di lui attorno al corpo di lei appiccicato contro il fianco di lui, la mano che scivola e scorre sul petto sudato, un pensiero non detto per non rovinare il momento, il desiderio di stringersi di nuovo, la voglia di avere di più... ecco, lì. Lì sì io ci vedo il romanticismo. Che poi, durante il sesso, si può dire quello che si vuole, ma alla fine siamo solo animali e il sesso è un atto animale, istintivo. E se l'animale non viene fuori... beh, allora stai facendo sesso con la persona sbagliata.

giovedì 21 agosto 2014

Barzelletta


E' stata fatta un'indagine riguardante il modo in cui agli italiani piace fare sesso.
Ne è uscito che nel nord Italia si preferisce la donna sopra, nel sud Italia la donna sotto, al centro Italia la pecorina.

Seguono interviste.
"Allora, lei, qui al nord, che ne pensa del fatto che la posizione preferita è quella con la donna sopra?"
"Beh, la donna al nord è una donna di carattere, che sa quello che vuole e che cerca di mettersi in evidenza, quindi è ovvio che abbia una posizione dominante rispetto all'uomo..."

"Qui al sud invece si preferisce la classica missionaria..."
"Ovvio, qui è l'uomo il padrone, è l'uomo che decide e che impone, quindi è così anche nel sesso!"

"E per il centro intervistiamo a Roma... Cosa ci vede nel fatto che qui la posizione preferita è la pecorina?"
"Eh, che ce vedo... che ce vedo... l'ultima volta c'ho visto i mondiali!!"

:D

lunedì 18 agosto 2014

Chiavi

Per aprire le porte.
Ma non solo quelle.
Ognuno di noi vive di meccanismi, di abitudini, se vogliamo, di schemi.
Tutti, chi più chi meno, siamo bloccati da questi schemi. Alcuni di noi ne sono contenti comunque, altri invece vorrebbero cambiare questi schemi, romperli, liberarsi da un meccanismo, da una routine anche mentale che li tiene imprigionati.
Ci sono persone fortunate che sono in grado di individuare questi schemi e sono in grado, in modo autonomo, di spezzarli per uscirne. Normalmente si dice che sono persone dotate di una grande forza di volontà, dato che si mettono in testa di cambiare e lo fanno.
Altre invece, pur desiderando cambiare, non ce la fanno. Spesso la causa è un blocco di un qualche tipo, una paura nascosta, un'insicurezza che non permette di liberarsi. Allora certi rinunciano. Altri ricorrono all'analisi per capire qual'è il blocco che non li lascia progredire. Altri utilizzano dei trucchi.
Una mia amica aveva deciso di apportare uno di questi cambiamenti. Si è messa in testa di farlo. Lo ha fatto. E' stato un successo. Peccato che si è spinta troppo oltre e non riusciva più a controllarsi. Esaurimento nervoso. Tornata nel vecchio meccanismo. Ora ci sta riprovando "ma non sarò così scema come l'altra volta!" ha detto. Vedremo.
Conosco altre persone che si sono messe nella situazione di non poter fallire perché sennò ci rimettevano la faccia. Persone molto orgogliose, con un carattere deciso. Persone che devono far capire al mondo che loro hanno il controllo. E infatti, ce l'hanno fatta.
Io invece sono una di quelle persone con cui i meccanismi e i trucchi mentali non funzionano. Non mi interessa se mi metto in cattiva luce. Non mi interessa cosa gli altri pensano. Non devo dimostrare nulla a nessuno, nemmeno a me stessa. E nemmeno la prospettiva di riuscire ad uscire dal mio schema e di liberarmene funziona. Che è strano... sono una persona che ama i cambiamenti, però non riesco a attuarli su di me.
Mi chiedo quale sia la chiave per spezzare il mio schema...

venerdì 8 agosto 2014

Cibo!

Sono una donna morbida.
Adoro esserlo.
E sono anche golosa. E vorace. Ma non di tutto. Sono selettiva. E schizzinosa.
Se mi metti davanti qualcosa che non mi piace, puoi scordarti che lo mangio.
E sono una di quelle persone che si gusta il cibo (ehm... la cosa del mangiare in modo voluttuoso che ho citato nel racconto del matrimonio è vera...) che assapora i bocconi e centellina. Non è raro che mi lecchi gli angoli della bocca per non perdere nemmeno una briciola, o che io mi lecchi le dita se sto mangiando con le mani. Non è necessario che quello che mangio sia esteticamente bello. Odio i piatti dei ristoranti che in realtà sono vuoti e per decorarli sporcano dappertutto con l'aceto balsamico. Odio l'aceto balsamico!
Il cibo dev'essere gustoso e semplice. E fatto bene. Ha molto più valore un contorno di fagioli con la cipolla curato che non una ratatuille in cui sono finiti un ammasso di verdure di cui si confonde il gusto.
Adoro la carne. La maggior parte della carne. E mi piace alla griglia. Ma mi piace anche un bell'arrosto sugoso.
Un buon piatto di spaghetti aglio olio e peperoncino è un sogno quando tutto è fatto a puntino!
Gusti semplici. Gusti veri. Che nutrono lo spirito e il corpo.
Anche i dolci mi piacciono semplici. Come quelle torte che si possono inzuppare nel caffelatte a colazione. Certo, mi diletto ogni tanto anche in qualche torta elaborata. Ma odio la pasta di zucchero, che ricopre e cancella il gusto rendendo tutto appiccicoso.
Perché ho scritto tutto questo? Non lo so.
Quello che posso aggiungere è che questo cibo a me piace cucinarmelo da sola. Perché il cibo è amore. E' vita. E' affetto. E' attenzione.
E cucinare per gli altri è dimostrazione di tutto ciò.
Beh... ho praticamente smesso di cucinare.
Però sono rimasta morbida. Purtroppo...


(foto presa qui)

giovedì 7 agosto 2014

Citazioni


"Avete tentato e avete fallito. Non importa. Tentate ancora.

Fallite ancora. Fallite meglio"

(Samuel Beckett)




Ferie?

La città si sta svuotando.
Anche l'azienda è a ranghi ridotti.
Agosto è quel mese in cui tutto resta sospeso nel nulla.
Eppure dicono che la gente non va in vacanza, che gli italiani non spendono, che non possiamo permetterci le ferie.
In effetti è vero.
Parlo coi colleghi "Ah, sei in ferie la prossima settimana... e cosa fai di bello?"
Il tono della risposta è sempre lo stesso: "Sto a casa ... vado in giornata al mare ... vado dai suoceri in meridione..." eccetera.
Poi la sera capita di uscire.
Le pizzerie sono piene. Le gelaterie sono piene.
Ma dov'era questa gente durante il giorno? Forse è vero che non vanno in ferie da nessuna parte...
Io? beh, si, la prossima settimana sono in ferie. Ho la fortuna di avere una casa con giardino, quindi... le mie ferie le farò lì. E forse vado al mare dove abitano i miei genitori...
Già... come la maggior parte degli italiani...
Ma in fin dei conti io sono fortunata, il mare è vicino!


mercoledì 6 agosto 2014

Yeppa!

Bello!
Ho cambiato umore e le mie cosine stanno iniziando a incastrarsi...
Figo!

Vediamo ora che si incastri anche la cosa più grossa....
Incrociamo le dita!!!!!

Beh? Sono adulta e vaccinata!

Potrei aver fatto una stronzata.
O almeno così sembra dal silenzio di un amico a cui ho raccontato quello che ho fatto... però mi pare di avere un'età, un cervello che mi permettono di decidere.
Non sta agli altri giudicare le mie azioni.
Sono pronta a fare quello che ritengo opportuno!
Anche se quello che ho fatto non è approvato dagli altri, se non è detto che mi faccia bene, non serve altro è giusto che io lo faccia. Gli altri non hanno il diritto di giudicare.
Tanto poi se c'è qualcuno che ci sta male, quello sarò solo io.
Magari è vero, magari resterò delusa un'altra volta. Magari mi starò facendo solo male di nuovo... però sono solo io la causa del mio male.
Mi sarò tolta la soddisfazione di fare quello che ritenevo opportuno, fare quello che tenevo giusto per me. Provarci ancora.
Solo io posso decidere.