pensieri, inquietudini, aneddoti...

e si... anche

il cammino, il percorso, la crescita, i passi, le vie, le scarpe, le direzioni, le scelte, le opinioni...

della solita tigre dagli occhi verdi.

giovedì 22 agosto 2019

81?

Mi hai dato appuntamento in quel caffè in centro, dove ci si può sedere in fondo alla sala e nessuno si accorge che ci sei. Mi hai detto "gonna corta". Mi hai detto "scollatura a V". Mi hai detto "niente trucco niente occhiali". L'eccitazione mi saliva ad ogni messaggio che mi mandavi, uno ogni 2 ore, "tacchi alti" mi hai scritto, "e niente calze". Ci sono volte che le tue richieste mi lasciano bagnata e interdetta allo stesso tempo. Stavolta è stato abbastanza lineare. L'unica cosa che non capivo era il "senza trucco" visto che di solito ti piace quando dopo l'amplesso sono con rossetto sbavato e il rimmel che cola agli angoli degli occhi...

"Niente borsetta" hai scritto.
"Ma... i documenti, il cellulare, il portafoglio... Dove metto i fazzoletti di carta?" Ho provato ad obiettare.
"Niente borsetta" hai ribadito. Non c'era spazio per contrattazioni.

Spingo la porta del locale e controllo tutte le facce della sala anteriore, come avevo previsto non ci sei. Allora attraverso l'arco che porta alla sala secondaria, quella dove vanno le persone che non vogliono essere disturbate, dove ci sono gli studenti che devono preparare un esame, dove vanno gli anziani a leggere, dove puoi trovare le coppie che hanno bisogno di stare un po' da sole senza essere disturbate.
Sei nel tavolo più lontano dall'arco con la schiena rivolta verso di me non mi vedi entrare, ma so che sai che sono arrivata per un impercettibile movimento della tua schiena e della testa. Mi avvicino e nel farlo mi sfilo il cappotto. Lo tengo su un braccio e ti metto una mano sulla spalla sedendomi a fianco a te sulla panca contro il muro. Mi guardi negli occhi non hai bisogno di controllare come sono vestita per essere sicuro che ho fatto come tu desideravi... appoggio il cellulare e le chiavi della macchina sul tavolo vicino al tuo bicchiere di vino. Tu allunghi la mano prendi entrambe le cose e le fai sparire dentro la tasca del tuo cappotto che è appoggiato sullo schienale della sedia. Bevi un sorso di vino e senza deglutire ti avvicini alle mie labbra e me le bagni gentilmente con il vino dalla tua bocca. Quando ti stacchi da me appare come per magia il cameriere con un altro bicchiere di vino, un altro rosso corposo e denso come quello che stavi bevendo tu, per me. Entrambi sappiamo bene l'effetto che mi fa il vino rosso...

Mi guardi sorridi e mi dici "Bevilo tutto". Inizio sorseggiando e diligentemente bevo tutto il bicchiere di vino.
Non ho assolutamente idea di che cosa hai in mente ma di sicuro sarà qualcosa di eccitante e provocante e il mio corpo sta reagendo alla prospettiva. O forse è il vino rosso che mi fa reagire?
Il mio cellulare nella tua tasca si mette a suonare con una certa insistenza, ho le suonerie personalizzate quindi so perfettamente chi mi sta chiamando, ma in questo momento non ho alcun interesse per nulla che non si trovi a questo tavolo.
"E ad un appuntamento con me ti dimentichi di togliere la suoneria?" Mi dici allungandomi il telefono.
Armeggio con il blocco tastiera e con i vari comandi, tolgo la suoneria, metto la vibrazione e so che riceverò almeno altre due telefonate da questo numero prima di mezz'ora.
"Togliti gli slip"
Mai provato a togliersi gli slip stando seduti al tavolo di un bar? Se avessi una gonna larga sarebbe più facile ma ho scelto un tubino e per farlo la gonna prima deve salire... tiro su la gonna ... mi sollevo leggermente del sedile... sfilo gli slip con un movimento da contorsionista.

Li vuoi tenere tu questi?

1 commento:

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